Mi sveglio ed esco sul balcone. Durante la notte il tempo è peggiorato, ma tanto: le nubi e la foschia che si vedevano stando dentro casa, quando esco fuori si rivelano essere una pioggia fredda. Anzi, una pioggia mista a neve, o grandine. I gerani, la malvarosa e le altre piante che ho sul balcone sono sferzate dalla bufera e per buona parte coperte di questa poltiglia nevosa pesante, che le ha gelate, spezzate, semiseccate.
Sono stupita dal brusco cambiamento climatico, dall'inverno arrivato così presto, e sono mortificata: è il secondo anno – penso – che non mi rendo conto per tempo che sta arrivando l'inverno e lascio le piante al gelo. Mentre sto pensando di tagliare via quello che si è gelato e prendere materialmente le fioriere fra le mani per metterle dentro, mi sveglio.
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Abbastanza chiaro, il messaggio, stavolta.