Trasloco, anche d’ufficio / 2

In fondo al corridoio sono comparsi degli inquietanti scatoloni ripiegati che una volta aperti sembrano capaci di inghiottire l’intero ufficio.
Stelvio e io ci stiamo interrogando da un paio di settimane sul fondamentale interrogativo: lo scarto di tonnellate di carta inutile che si è accumulato nella nostra stanza, lo facciamo prima di mettere la suddetta monnezza negli scatoloni, o lo facciamo dopo, quando gli scatoloni pieni di cartaccia saranno stati portati nella nuova stanza da bestemmianti facchini della Ditta Traslochi?
Io propendo per la tesi meno umanitaria, che ci fa perdere poco tempo per il riempimento, basta buttare tutto dentro a casaccio, anche per esempio l’utilissima pubblicazione “Festa di San Giovanni Gualberto” a cura della Fondazione di San Giovanni Gualberto, Patrono dei Forestali d’Italia.
Stelvio, come tutti gli uomini, è meno crudele di me e propende per una tesi intermedia, ovvero una cernita grossolana, riservandoci quella più fine all’arrivo nel nostro pur sempre Circo di Pazzi, ma però tutto nuovo e scintillante.

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