Traslochi ovunque

Ahhh grandi novità in questo scorcio di fine estate.
Nell’ufficio pubblico che si onora di avermi tra le sue mura, hano deciso di cambiare stanza a me e a Stelvio, in virtù del grande impegno profuso a imbrattare carta per distribuire soldi a destra e a manca e dell’indefesso etc, etc.

Quindi addio Shel , che comunque nel frattempo era partito per la pesca delle aragoste in altura nei mari del Sud e quindi manco ci siamo salutati (meglio, che quello palpa tutte le volte che ne ha l’occasione). E comunque il primo atto della nuova Giunta, leggo sul Bollettino Ufficiale, è la costituzione in giudizio contro Shapiro Shel per una causa di lavoro pendente da circa 10 anni. Quindi è anche possibile che fra poco addio Shel in senso definitivo.

Adesso abbiamo arredi in legno finto noce invece che in cocco pressato bianco, un telefono (uno solo, non esagariamo) extra lusso che ci consente di vedere chi chiama invece del vecchio Sirio taroccato e quindi ci consente se possibile di evitare le rotture di coglioni; un balconcino di marmo marezzato di uno spesso strato di cacche di piccioni  e due bandieroni – tricolore, Unione Europea – attaccati al parapetto. Perfetto per adunate oceaniche nella viuzza sottostante.

E soprattutto, siamo saliti di un piano, ora siamo fra le stanze dell’Assessore e le stanze della Dirigenza generale, e quindi nonostante il nostro ruolo e – meno che mai – il nostro stipendio siano rimasti assolutamente identici, la sfumatura di colore delle facce dei colleghi fancazzisti vira leggermente al verde, quando vengono a salutarci, tornando dalle vacanze. Ci siamo muniti di corno appeso nell’armadio fra i faldoni.

Solo il culo che ci facciamo è aumentato.

4 risposte a “Traslochi ovunque”

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