Il giorno che è morto Pantani

Ho la bocca amara, uno spiacevole retrogusto di cenere che si confà alla faccia grigiastra, segnata sotto gli occhi, che mi rimanda lo specchio. Ho la sensazione che qualcuno mi tenga stretto nel pugno la bocca dello stomaco. Ho voglia di dormire, e se possibile svegliarmi il mese prossimo.

Bisogna guardare le cose da lontano, ogni tanto, per poterle vedere nella loro interezza e con sufficiente lucidità. Ma cazzo se fa male.

Buon San valentino, amore mio.

 

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