Gatto Silvestro – Non bastasse il ciuffo di capelli posto sulla sommità del cranio, che ogni giorno di più si separa dai ciuffi di capelli laterali, spuntando spettinato come una pinna da squalo, a fargli assegnare il suo nick contribuiscono i movimenti elastici, l’aria fra lo smarrito e il sornione, le palpebre perennemente a mezz’asta, i sorrisetti e le risatine imbarazzate con le quali nasconde la pressochè totale insipienza professionale. Quando entra nella mia stanza mi aspetto da un momento all’altro di vedere entrare Titti che cinguetta “Mi è semblato di avel visto un gatto!“, oppure di vederlo appiattirsi sotto un pietrone da due tonnellate che casca dal soffitto. Sarebbe molto divertente, se non fosse per un piccolo dettaglio: è il Direttore del Dipartimento, e quindi, pur essendo praticamente mio coetaneo, guadagna credo il triplo di me.
Kafka – Piccolino, magrino, pelatino, baffetto appena accennato. Vestito nero, camicia nera, cravatta nera. Con qualunque tempo, con qualunque temperatura. Ragioniere, naturalmente. E’ il responsabile dell’economato, e quindi braccato nei corridoi perchè da lui dipende la fornitura del materiale di cancelleria, che lui tiene religiosamente chiuso a chiave in una stanza buia sotto il livello stradale. Sfugge agli agguati dei colleghi che bramano una matita da un mese, appiattendosi dietro le colonne. Altri nick possibili: Chiàrchiaro (lo iettatore de La patente pirandelliana) e tutti i sinonimi di “topo”.