Italia – Romania 1 – 1

Tre le cose che mi resteranno in mente (forse) dopo questa partita:

  1. l’arbitro, un incrocio fra zio Fester e il commissario Montalbano;
  2. la stupefacente capacità che ha la nostra Nazionale di trasformare qualunque gruppo di semi brocchi in prodigiose ed inarrestabili macchine da guerra, non appena calchiamo lo stesso tappeto erboso;
  3. l’altrettanto stupefacente capacità che hanno commentatori, dirigenti, tifosi, allenatori e alla fine giocatori di trovare scuse le più mirabolanti per giustificare partite dal mediocre risultato. Si va dal vecchio ma sempre valido “arbitro che ci tiene antipatici” al più fantasioso “si, però siamo stati un gruppo“.

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