Italia – Spagna 2 – 4

Qualcuno mi convinca della utilità di avere un Luca Toni nella nostra Nazionale. Sempre due metri avanti o due metri indietro, sempre in lotta con le sue stesse gambone, inciampando quasi sempre nelle medesime, sempre con quella espressione sulla faccia di Vil Coyote* un attimo prima di essere stirato dal pietrone, quella espressione di chi non riesce a credere che un’intera nazione calcistica faccia affidamento su di lui.

E in effetti.

Sul commento tecnico di Salvatore Bagni cali invece finalmente un velo di pietoso silenzio.

(*) mettendo Vil Coyote in Google Immagini – volevo corredare il post con un pò di colore – mi sono comparsi pochi coyotes a cartoni animati, e invece moltissimi coyotes in carne ed ossa di ragguardevoli dimensioni in evidente stato di eccitazione. C’è qualcosa che io non so, a proposito di Vil Coyote?  😐

Italia – Romania 1 – 1

Tre le cose che mi resteranno in mente (forse) dopo questa partita:

  1. l’arbitro, un incrocio fra zio Fester e il commissario Montalbano;
  2. la stupefacente capacità che ha la nostra Nazionale di trasformare qualunque gruppo di semi brocchi in prodigiose ed inarrestabili macchine da guerra, non appena calchiamo lo stesso tappeto erboso;
  3. l’altrettanto stupefacente capacità che hanno commentatori, dirigenti, tifosi, allenatori e alla fine giocatori di trovare scuse le più mirabolanti per giustificare partite dal mediocre risultato. Si va dal vecchio ma sempre valido “arbitro che ci tiene antipatici” al più fantasioso “si, però siamo stati un gruppo“.