.. che alle 5 del pomeriggio ancora non è passato, trasformandosi in evening blues. E ciò non è bello.
La parola d'ordine di questo squarcio di fine estate è “confusione”.
Che fa pericolosamente rima con “depressione”.
Divento amica su Facebook di ragazzini e ragazzine minorenni che sono figli di persone che ho conosciuto – e talvolta anche perso di vista – quando avevamo l'età che hanno adesso i suddetti ragazzini. E mi fa un effetto di buco spaziotempo che mi spiazza e mi punge.
Approdo su Twitter, che comincia a piacermi parecchio come strumento – l'account è vecchio di un paio d'anni, ma finora non mi aveva entusiasmato – e non so se per caso o per destino, sicuramente non per scelta, tra follower e following ho quasi* solo gente serissima che scrive di temi attualissimi, visiting professor a 25 anni, il nerd che si interessa di sociale e culturale, che frequenta altra gente ganzissima, che legge libri intellettualissimi, che scrive cose di cui non so nulla e loro invece sembra che sono nati solo per quello, e insomma nessuno sembra scrivere le minchiate e i banali stati d'animo personalissimi, i micro avvenimenti della mia giornata che scrivo io. E adesso mi vergogno pure a scriverli, e quindi non scrivo (quasi) più niente.
* con un paio di eccezioni, per fortuna.
E proseguiamo: con la giornata di oggi possiamo serenamente dire che le vacanze sono finite. E quindi in ufficio c'è il pienone delle grandi occasioni.
Ma.
Tutti sembrano essere tornati da un campo di lavori forzati in Angola, invece che da sudate (in tutti i sensi) e meritate vacanze. E quindi c'è quella iperattiva che vuole fare 77 cose tutte insieme. C'è quella depressa che se ne vuole andare perchè non si sente apprezzata/compresa/integrata, e siccome è brava davvero ed è un piacere lavorare con lei l'idea che se ne vada mette in depressione tutti noi. C'è quella che cerca di fare le scarpe a quelli del piano di sotto. C'è da tappare buchi, da ricucire rapporti, da stare attenti a quello che si dice e come e quando lo si dice. Insoma, il solito rettilario, ma con una componente depressivo-nervosa da… che? ritorno dalle vacanze? Può essere. Forse a Ottobre coi primi freddi tutti si calmeranno.
Non ho comprato libri prima che scattasse la cazzo della legge che abolisce la possibilità di fare sconti superiori al 15% sulle librerie on line. Ho seguito malamente il dibattito che ne è scaturito, capendoci poco, e mi sento in colpa, i libri sono importanti, uno dei pochi punti fermi della mia vita.
Tutti sembrano avere opinioni compiute su tutto, tranne me.
Insomma, mi sento confusa.
Come sempre.

Grazie per avermi incluso tra le eccezioni *.* proud to be!
Comunque ti consiglio di followare l’imprinting del social media digital policy sisi
che tradotto in italiano, esattamente, significherebbe…. ? 😐
Nulla, volevo adeguarmi ai twittatori seri, in barba al digital divide tra me e il mondo civilizzato. 🙁
😀 L’ho capito troppo tardi 😀 😀
Baci
EVVIVA!!!
Cambianeve è tornata!
lol
Essere quotidianamente confusi ci rende straordinariamente contemporanei e on time…… Poi ci sta qualcuno che dissimula chiarezza di idee e di intenti, ponendosi terribilmente fuori dai tempi e, quindi, in un passato che non c’e’ più’.
Forse sei più vicina all’entropia di quanto immagini 🙂
E poi…. Quando le mo spieghi twitter????