Poste Italiane e il Web 2.0

Buongiorno, questo è il sito di Poste Italiane. In cosa possiamo esserle utile?
Vorrei spedire un telegramma online
Non può andare al più vicino ufficio postale?
Ci ho provato, c’è una coda assurda
Non può usare il servizio telefonico?
Sono in ufficio, non mi è consentito. Ma scusate, il servizio online non serve proprio a questo? Quando una non può fare diversamente? E poi il servizio telefonico non funziona più come prima, mi ha già cannato due telegram…
Uffa, che polemica. E va bene, facciamo ‘sto telegramma online. Lei è registrata?
No, mi registro
Ok, inserisca tutti i dati
Fatto!
Utente già esistente. Ha dimenticato la password?
Eh lo sospettavo. Sì, l’ho dimenticata. Come faccio a recuperarla?
Clicchi qui, inserisca il suo nome utente e poi inserisca il codice personale utente che le abbiamo inviato quando si è registrata
Se avessi quello, avrei anche la password, non vi pare?
Ma lei è veramente un disastro. Non possiamo aiutarla, arrivederci, vada a fare la coda
Potrei obiettare che il disastro siete voi, a rendere le cose così complicate. Alla fine mi serve poter fare un telegramma, non la chiave per accedere a Fort Knox. Ma soprassiedo. Idea geniale: mi reiscrivo, con il nome di mio padre.
Nuova registrazione? Inserisca tutti i dati.
Inseriti, e adesso posso fare ‘sto telegram…
Eh no, troppo facile. Le inviamo via sms un codice di attivazione per i servizi ai privati. Le interessa aprire un conto corrente su BancoPoste? Un mutuo? Un prestito? Che vuole fare?
SPEDIRE UN CAZZO DI TELEGRAMMA, 10 PAROLE.
Che nervosa! Ok, inserisca nome utente e password.
Fatto.
Inserisca codice di attivazione.
Fatto.

Inserisca codice di attivazione.
L’avevo inserito! Me l’avete dato voi! perchè non lo riconosce?
Provi a ricominciare tutto daccapo cancellando cookies e pagine temporanee
Fatto, maledetti imbecilli.
Inserisca nome utente e password.
Fatto.
Inserisca codice di attivazione.
Fatto.
Lei è nella pagine dei servizi ai privati. Cosa vuole fare?
ANCORA!! SPEDIRE!! UN!! TELEGRAMMAAAAA!!
Ma non si alteri! Nome destinatario.
Eccolo.
Indirizzo.
Eccolo.
Testo.
“Commossa e partecipe suo dolore le sono vicina con affetto”. Firma.
Bene. Come vuole pagare?
Carta di credito.
Fanatica, per soli 3,60 euro. Inserisca numero.
Fatto.
Inserisca CVV.
Fatto.
Mi spiace, la transazione non è valida. La coda la aspetta, arriveder..
Ma guardi che io non mi arrendo, sa! Io ricomincio daccapo, a costo di stare qua tutta la mattinataaa!!!! ecco i numeri della carta virtuale.
Bene! La transazione è andata a buon fine! Tanto ci voleva? Questo è il numero di operazione, lo custodisca gelosamente.
‘Sto telegramma non arriverà mai
Malfidata. Se la pensa così, perchè non ha fatto la coda? Arrivederci e buona giornata.
Vi odio, bastardi.

Tempo totale della operazione: 56 minuti. L’ho fatta breve, e non ho inserito tutti i numerosi tentativi fatti per accedere con una pw, scoprire che andava cambiata dopo il primo accesso, inserire il codice di attivazione, reinserirlo, ricominciare tutto daccapo ogni volta. Che sconforto.

3 risposte a “Poste Italiane e il Web 2.0”

  1. che sollievo!!!! scusa, eh. ma credevo che certe (dis)avventure capitassero solo a me, e anzi ero proprio convinta che l’imbranata fossi io e non LORO! grazie, bionda ….

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