8 Marzo

Una breve raccolta di frasi e concetti che mi ricordano la strada fatta, quella ancora da fare.
E che talvolta non siamo manco partite.

Dialogo telefonico con il manutentore di caldaie.
Io: “Guardi, la caldaia è bloccata. Ho provato a spegnerla e farla ripartire, ma niente. Dovrebbe venire a dare un’occhiata.”
Lui: “Signo’ scusate, una domanda. Il gas, è aperto?”

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Otto marzo.  Mentre sono piegata a pulire il cesso, arriva mio marito e dice “Amore, vado in palestra. Ti porto una mimosa?”
(copyright Lea Swashbuckler)

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In assenza di una interpretazione autentica, a cui forse avrei avuto diritto, mi sono dovuta trovare da sola una motivazione ad un rifiuto di una qualunque forma di intimità con la mia persona. In assenza di contraddittorio, mi sono data la spiegazione che più mi faceva comodo.
E mica ci dobbiamo sempre prendere a bottigliate nelle palle. 

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Un premio postumo, assegnato oggi a Cecilia. Le motivazioni grondano zuccherosa retorica, insopportabile se si pensa a come era lei, così ironica, così capace di rendere facili le cose difficili. E se si pensa a quello che le hanno fatto passare quando era in vita, e lavorava, e come da Dio lavorava.

Io so solo che lavorando al progetto di cui lei era responsabile,  io e Ros ogni tanto alziamo la testa, ci guardiamo in faccia e facciamo un piccolo sospiro. Troppe cose da spiegare, a chi – anche incolpevolmente – ha pensato che sedere sulla sua sedia significasse prendere il suo posto.

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Trailer del giorno affidato all’indimenticabile performance di Meg Ryan.
Eh, si. Che lo crediate o no, succede  😉