Estate ad Alcatraz

Ho capito che è il 31 luglio, ma essere l’unica occupante della mia stanza nell’unica stanza aperta del mio corridoio mi fa un pò specie.

La collega superstite del suo corridoio al piano di sopra ogni tanto mi chiama per essere certa di non essere rimasta sola. Anche lei mi sa che comincia ad intravedere il bambino sulla biciclettina che percorre i menzionati corridoi, e non è una bella visione.

In fondo, le guardie giurate sono armate, e ce n’è una per piano, quindi in totale sono in numero maggiore degli impiegati regolarmente presenti qui ad Alcatraz. Se decidessero di stuprarci in gruppo e poi sgozzarci nessuno sentirebbe le nostre grida di aiuto.

Sì, fa un pò caldo, ma non è per questo che deliro. Almeno credo.

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