Racconto tutto in terapia di gruppo e il responso che viene fuori dalla Sibilla è che i dolori sono una somatizzazione che contrae fino allo spasimo il diaframma e i muscoli della parte alta della stomaco, che io confondo con il cuore. La contrazione è la mia risposta alla paura di provare emozioni. Emozioni che qualcosa dentro di me ritiene devastanti, evidentemente, tali che ne morirei se mi rassegnassi ad accettarle. Da qui, per la legge del contrappasso, l’angoscia di morte. Il fenomeno di negazione che mi contrae la panza risale alla primissima infanzia, secondo il mio guru. In quel tempo uno o entrambi i miei genitori mi hanno proibito di provare emozioni, o mi hanno indotto a credere che provare emozioni fosse devastante. E siccome ribatto con veemenza che mi sembra abbastanza evidente che non mi sono poi così tanto trattenuta dal provare emozioni nella mia vita, mi viene risposto che il blocco rimosso ovviamente non riguarda TUTTE le emozioni, ma solo alcune, o forse solo una. QUALE o QUALI esattamente, lo sapremo alla prossima puntata.
L’emozione di prendere a ceffoni qualcuno??? Potrebbe essere? Se così, esigo una parte della parcella del guru… 😉
hai veramente un guru?
Ma cosa sei, un film di woody allen?
mamma mia, lè, e rilassati ogni tanto .. ho detto guru, potevo dire dottore, specialista, psicoterapeuta, cialtrone …