Ci sono chiavi che non si riesce in alcun modo a buttare. Mi pareva di averlo fatto, e invece sono ancora lì che mi sformano la borsa. Quattro chiavi, attaccate ad un anello di ferro con ciondoli portafortuna. Aprivano la porta del paradiso, un paradiso laico e terreno, del quale conosco ogni respiro e ogni millimetro. Visto che non riuscivo a buttarle, quelle chiavi, le ho decorate con anelli di gomma colorata per distinguerle, ce n’erano due in particolare che confondevo sempre. Ora non posso confonderle più, anche se non aprono più niente.

e guai a togliere quegli anelli di gomma. servono esattamente come quando aprivano. un saluto notturno.
Strano anche io non riesco a buttarle le chiavi. Stanno in un posticino nascosto ora, ma non le ho buttate.
smettila di scrivere queste cose. Davvero, smettila.
Non per me, che tutte queste fasi già le conosco, so già tutto. Dico per te. Vuoi farti male? Guarda: passeranno uno, due anni e nn cambierà niente, e piangerai senza accorgerti di farlo, davanti a un fornello, in ufficio, come se niente fosse, solo a pensare ad un mazzo di chiavi. Ci tieni proprio?
Dico per te. Smettila.
potresti darmi una tua mail, lea? scrivila a sabryelore@jumpy.it
Io invece penso che sia meglio non smetterla. Scrivere certe cose è catartico. Certo, svoltare nella vita reale è tutto un altro paio di maniche ma… alla fine anche i ricordi (quelli che pungono) ci appartengono. Sta a te poi capire che è davanti che si guarda. Baci. dda che predica bene ma razzola *malissimo*