Come dice mio fratello, vabbè che stai incazzata, ma far venire il terremoto due volte nel giro di 20 giorni mi sembra eccessivo. Stavolta però non mi sono svegliata neppure io. O meglio, ho aperto gli occhi ad un certo punto della notte con la sensazione che il letto si fosse mosso e il cuore che mi rimbombava fra le costole. Un sogno, ho pensato. E dopo 10 secondi netti dormivo di nuovo.
Ogni giorno, una lotta nuova, come Rambo nella giungla della periferia americana. Lottare per non soffrire. Ma, come è stato già detto, soffrire serve a capire che siamo ancora vivi. E cazzo se sono viva, io.
Lottare per potere scegliere se soffrire o no?