Atto I – Posillipo
Meraviglioso parco chiuso immerso nel verde. La padrona di casa abita in una villetta a schiera con un giardino dell’Eden. Lei ha oltre 80 anni, e vive sola, ma non l’ammazza nessuno. Ci chiede 20 minuti per “mettersi un pò in ordine” e quando arriviamo è perfettamente truccata, pettinata, ingioiellata. Una vera signora, si concede il lusso di qualche piccolo pettegolezzo su amicizie comuni. La casa che affitta, purtroppo, è la sua cantina, senza luce e umida. Ci spiace molto, sarebbe stata una vice nonna ideale. E anche a lei dispiace. La villetta affianco alla sua è sempre sua, ci illude con la promessa che se si libera (fra qualche mese, dice lei, ma a 80 anni quanto vale “qualche mese?”) ci ricontatta.
Sipario su donna R.
Atto II – Casale di Posillipo
Sono sbalordita. Non mi sarei mai immaginata che potesse esistere un pezzo della peggior Forcella dentro Posillipo. Vicoli sporchi e maleodoranti, polvere e immondizia, gente sguaiata e urlante, seminuda, guardano con sospetto il nostro passaggio. La casa è in pratica un basso con sopraelevazione, il balconcino è con vista su un cortile che ricorda l’ora d’aria delle carceri, il bagno è scrostato, il “completamente arredata” dell’annuncio si riduce a un tavolo, un letto, un lavello appoggiato in un angolo. Il tutto per la modica cifra di 1.200 euro mensili, “trattabili”. Meu Deus.
Sipario sulla gentildonna di Casale di Posillipo.
Atto III – Lucrino
L’annuncio è di quelli ghiottissimi. La villetta è veramente tale, il terrazzo è ampio e magnifico, il mare si vede davvero, la casa è veramente completamente ristrutturata, è forse anche più grande di quello che ci servirebbe. Il prezzo è 500 euro mensili. Quando stiamo già per abbracciare il proprietario, viene fuori l’imprevisto hitchkockiano: i redattori del giornale hanno capito male, il prezzo non è 500, ma 1.500 euro mensili.
Sipario (desolato) sul signor P.
Atto IV – Arco Felice
E’ una domenica mattina di sole. Ci apre la porta un simpatico signore sulla quarantina con gli occhiali e con la faccia del professionista. Ci fa strada e solo allora realizzo che la casa che affittano è quella dove lui e la moglie attualmente vivono. Come faccio a spiegare? Sento nascere una sensazione di benessere. Piano piano comincia a piacermi assolutamente tutto di quella casa. Mi sento a casa, ecco. Mi piacciono i proprietari, una coppia con due bambini, sereni e pacifici. Mi dice che se ne va a malincuore, solo perchè la casa è diventata troppo piccola per le loro esigenze, ma ha amato tanto quella casa e io leggo nei suoi occhi che vuole sapere da me se l’amerò con la sua stessa intensità. Cerco di trasmettere il messaggio per via telepatica, ma è inutile, faccio un’enorme fatica a contenere l’entusiasmo. Sono in sintonia con questa casa, sento che la serenità di questa famiglia e la fortuna che trasuda da queste mura ci porteranno fortuna.Anche Lui, che è ingegnere, fa il ristrutturatore d’interni, lo vede. La casa è piena di dettagli, rifiniture, preziosi mobiletti in muratura, angoletti funzionali. I bagni sono ampi e i pezzi nuovi e di ottima qualità. Il balcone guarda il mare, appena velato da qualche antenna TV. C’è la cantina e il posto auto. Il prezzo è abbordabile e trattabile. I vicini sono persone anziane e silenziose. Mi sorprendo a pensare a quali mobili vorrei mettere in questa camera, e in quest’altra. Altro segno del destino: loro non hanno fretta, traslocheranno tra Settembre ed Ottobre, noi gli piaciamo e sono disposti ad aspettare per una nostra risposta.
Da tre giorni disegno la pianta della casa a memoria su tutti i pezzi di carta che mi capitano a tiro.
Sipario su casa D.
(continua. Spero ..)
Quanto siete carini. La casa che cerco sarà una dimora temporanea, e mi sento già ansioso, figuriamoci se dovessi pensare di viverci per più di due anni… In bocca al lupo, per la casa che vi ha scelto.
!! che bello…