E capirai che scoperta

Va bene, adesso è chiaro, cioè era chiaro anche prima almeno a me ma sentirselo dire da lui a svariate decine di euro a ora fa un altro effetto, eh: IO HO UN PROBLEMA. E capirai che scoperta. Un problema che è la somma di parecchi problemini più piccoli che si perdono nella notte di quella che pure mi era sempre sembrata un’infanzia felice.

Risultato? Non ho un rapporto sereno con me stessa. Mi odio e mi disprezzo, mi trattengo a stento dallo sputarmi in faccia quando passo davanti ad uni specchio. Ho il terrore dell’abbandono, e do ad altri la colpa di una mancanza di autonomia e libertà che è solo mia. La rabbia verso di me si traduce in una sostanziale dis-cura della mia persona. Quindi se ho 15 chili di sovrappeso, la pelle grigiastra  e spenta, non mi depilo, mi vesto che sembro una profuga albanese prima dell’imbarco, se ho i capelli che sembrano la scopa della Befana è perchè mi odio e mi disprezzo.

Interessante.

Suggerimenti?

Terapia per la settimana: datti alle cure delle tua persona. Fitness, massaggi, parrucchiera, estetista, e cazzo vai da un dietologo. Vabbè, cazzo non l’ha detto ma il tono pareva quello. Coccolati, amati, vuoliti bene. Se ti restano due ore dalla sarabanda impazzita che è la tua giornata lavorativa, spendili per un sano ozio e per fare una cosa che ti piace. Quando tutto va storto, comprati un vestitino corto.

Interessante.

Buon Anno

E come Dio ha voluto pure Natale è andato. Se mi concentro può darsi che riesca a farmi scivolare addosso anche Capodanno. La famiglia mi aiuta, devo dire, perchè quest’anno c’è stata una inusitata e provvidenziale diaspora, 1/3 al Nord dai figli con la scusa della bimba piccola che nonsiamaiddio farle affrontare Milano Malpensa – e magari c’hanno ragione – l’altro terzo per un terzo fresca maritata e quindi qualche serata dai suoceri tocca pure passarla, per un terzo fuggito con la fidanzata a Londra e per un altro terzo così incattivito da quello che secondo lui è un abbandono dei figli da non voler festeggiare Capodanno e non averci fatto capire fino all’ultimo se c’è o se ne parte pure lui con la sua donna. Mia sorella il 2 all’alba – la solita alba – riprende il volo, quindi prevedo un Capodanno a panini al prosciutto sull’autostrada.

Che non sarebbe male, almeno non ho l’obbligo di essere felice e brindare al nuovo anno meraviglioso che sicuramente sta per arrivare, che se mi sovviene di avere fatto lo stesso brindisi pure l’anno scorso mi prenderei a sputi da sola.

La diaspora ha però anche significato meno braccia in cucina, e quindi la sottoscritta oltre a tutto il resto si è anche smazzata 3 giorni non stop di sguatteraggio, perchè va bene tutto ma anche se siamo in pochi alla magnata non si rinuncia. Vabbè, almeno concentrarmi sulle tartine al salmone gli scialatielli imperiali l’orata al forno con le patate e via elaborando mi ha consentito di far passare le ore, la stramaledetta festa, la tigre in gabbia che sono diventata.

Buon Anno a tutti.