Hai avuto davanti spalancata la caverna dei 40 ladroni. Ci hai vissuto dentro per quasi sei anni, godendo della vista e del contatto con zaffiri, rubini, topazi, oro, perle, pietre preziose di ogni genere.
Adesso non solo non sai più qual è la parola giusta per entrare, ma l’hai fatta saltare col tritolo, la grotta. Non c’è rimasto più niente di tutto quello splendore, e questo ha la drammatica ineluttabilità delle cose andate via per sempre, sparite, che non torneranno mai più. Come una morte, come un’uccisione, come una grotta di pietre preziosa fatta esplodere e bruciare, non c’è assolutamente alcun
modo di tornare indietro, nessuna possibile resurrezione, nessuna macchina del tempo che ti riporti indietro, a quando eri dentro la grotta e sembrava per sempre.
Avrei dovuto rassegnarmi a questo molto tempo fa. Non l’ho fatto, ed è stato peggio.