Niente di meglio, per ammortizzare lo stress da paranoie altrui, che dedicarsi alla cucina natalizia.
Una favorevole congiuntura astrale fa sì che quest'anno – anno da ricordare, davvero – non ci si muova da casa, dopo circa 30 anni che facciamo le trottole impazzite su e giù per l'Italia per accontentare il parentame vario.
E così, mi accingo a preparare la cena di Natale per 4 commensali: rispetto alle tavolate da 20, potrei farlo con la mano sinistra incatenata al termosifone, e quindi posso fare le cose veramente per bene.
Mio padre ha portato a casa il pesce. Nei giorni di Natale, la nostra pescivendola di fiducia NON pulisce il pesce a nessuno, per manifesto sovraccarico di lavoro. Indi, sventro e pulisco orate e gamberoni. Poi, arrivo all'astice.
Oddio.
La busta si muove da sola.
Ok, potrei essere felice perchè significa che l'astice è veramente fresco, ma quando apro la busta e lui tira fuori le zampine pelose protendendole verso di me mi sento il più schifoso essere umano sulla faccia della terra.
Medito a lungo se richiudere la busta ermeticamente e tentare di farlo morire così, ma verrei accusata di averlo atrocemente asfissiato. La situazione peraltro mi suona vagamente familiare e l'astice, a differenza dell'essere umano, non posso liquidarlo abbandonandolo alle sue paturnie: lui, soffocherebbe davvero. Poi temo mi si rovinino le carni, con una sofferenza prolungata. E poi la cena incombe.
Sono sul punto di chiamare la Commissione Europea per i Diritti Umani e chiedere il permesso di usare un'iniezione letale, ma alla fine opto per la scuola giapponese. Distendo l'astice sulla schiena, affilo con lentezza un coltellaccio da macellaio e senza pietà calo un fendente che lo trancia in due, per il lungo. Potrei giurare che un attimo prima mi ha guardato, implorandomi di farla finita.
Era veramente ottimo, comunque: il vermicello n. 170 di De Cecco se ne è grandemente avvantaggiato.
Pace all'anima tua, crostaceo mediterraneo.
Se ti può consolare, la tua stessa fine ha fatto il pur semovente capitone.
BUON NATALE!
…..Ida..ma tu il culone non l’hai mai avuto!!!!!