No scorie!

Lo faranno, oh se lo faranno.
Scaveranno un enorme buco e seppelliranno nell’inguine d’Italia tutte le scorie nucleari del Paese. Ricopriranno per benino, e diranno che non c’è alcun impatto ambientale significativo.

Con le scorie nucleari sotto, diranno che sopra si possono continuare a coltivare le pesche nettarine, gli agrumi, le fragole e tutte le altre decine di varietà di frutta pregiata, frutto (è il caso di dirlo) di anni di investimenti privati e di una politica di sviluppo agricolo regionale accorta e coraggiosa. Proprio ora, scavano il buco, ora che anche le multinazionali dello yogurt e del succo di frutta cominciavano ad apprezzare, e a comprare, e ad impiantare stabilimenti. Ora chi le vorrà più, le pesche nettarine?
Con le scorie nucleari sotto, diranno che è ancora possibile andare al mare sulla dorata costa jonica. Proprio ora, scavano il buco, ora che le più grandi catene turistiche italiane hanno costruito almeno tre villaggi vacanze nel giro di 20 km di costa, dando lavoro, solo quest’anno, ad almeno 10.000 persone. Voi ci andreste, al mare su quella dorata costa, sapendo che sotto i vostri piedi c’è un palazzo di dieci piani di scorie radioattive?
Con le scorie nucleari sotto, in superficie ci sono i templi della Magna Grecia, c’è l’area archeologica di Policoro, ci sono muri e colonne e metope e triglifi e capitelli che hanno più di duemila anni. Metaponto, ad un passo da Scanzano, vuol dire “al di là del fiume”, il grande fiume che per i greci era lo Jonio. C’è il Museo della Siritide, i vasi bicromatici rossi e neri dove i greci mettevano gli unguenti, i gioielli delle principesse italiche che vivevano lì 2500 anni fa.E checchè ne dicano i TG, i motivi per i quali si è scelto proprio quel sito non sono solo geochimici.
Ci sono altri motivi, meno visibili.

 

1) la Basilicata è l’unica Regione a maggioranza DS nel Mezzogiorno, comprese le Provincie e i Comuni. E quindi, fottuti rossi, beccatevi le scorie nucleari
2) tutta la Basilicata conta 600.000 abitanti. Se si ribellano proprio tutti tutti, dal primo poppante all’ultimo centenario, compresi i morti, i feriti e i cecati, come si dice dalle mie parti, parliamo di una sollevazione popolare di 600.000 persone. Comodamente comprese nel solo quartiere Vomero di Napoli. Non bastano manco a riempire piazza San Pietro. Siamo drammaticamente pochi.
3) nel nostro sangue c’è molto più dei contadini descritti da Carlo Levi, vinti, paciosi e rassegnati (“Per i contadini lucani, lo Stato è più lontano del cielo, e forse più maligno”) che non dei briganti descritti da Tommaso Pedìo. Le nostre ribellioni sono state violente ed effimere, bagnate di sangue e nel sangue represse. E poi di quelle ribellioni si è persa spesso anche la memoria, tanto che ancora oggi si discute se Ninco Nanco e Carmine Crocco fossero patrioti o volgari tagliagole.
4) la Basilicata ha (ancora) una basso tasso di infiltrazione mafiosa e camorristica, e questo, nell’avviare complesse procedure di gestione/trasporto/stoccaggio di scorie nucleari, ha il suo peso.Abbiamo imbracciato i fucili, comunque.
L’anima di Crocco è ancora con noi.

 

 

3 risposte a “No scorie!”

  1. Ho seguito poco la cosa, da tecnico (che fui) posso dirti che l’attuale conoscenza in termini di stoccaggio rende davvero improbabili commistioni ambientali et similia… poi gestire l’impatto psicologico è tutt’altra cosa (che ha il suo peso, eh!).
    Ciao marta! DDA

  2. ah, improbabili le commistioni, dici? pensa che non è ancora successo niente, e già le banche ritirano i crediti agli imprenditori agricoli, e i compratori ritirano le offerte di acquisto di prodotto ortofrutticolo!

  3. Ciao, Sorellina.
    Posto che sono d’accordo con te anche se affermi che i polli volano (!), vedi che effettivamente si tratta di violento ed immane impatto psico – sociale e di “modesto” e contenibilissimo impatto ambientale vero; il fatto che le banche ritirino i crediti e gli ordini di prodotto siano annullati è propriamente la manifestazione di impatto psicologico. Ciò non toglie, però, che sono massimamente d’accordo con chi manifesta in queste ore la propria paura ed il proprio disagio. Ci fosse una situazione del genere in Sicilia (dove, peraltro, c’è già una buona scorta di scoriette…) la reazione della gente penso sarebbe tragica ed incontenibile. Speriamo bene.
    A disposizione, se ti serve qualcuno che ti tiene fermo il bersaglio :-)))).

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