Discussioni

Sono reduce da una vivace discussione col capo che in altri tempi avrei anche potuto chiamare scazzo, ma ormai dato il caldo e il megalavoro che ci attende per i prossimi roventi giorni posso tranquillamente catalogare come scambio di idee.

Lui sostiene che l’orientamento politico della nostra regione sta lentamente ma inesorabilmente spostando il timone da centro – sinistra verso centro – destra, e che noi, che siamo struttura di servizio (e quindi vendibili al miglior offerente, N.d.A.) dobbiamo adeguarci. E lui infatti si sta adeguando, con telefonate rapporti relazioni pranzi cene micio micio e carezzine varie. Non ho niente da obiettare al riguardo, la nostra è una impresa che deve pensare al fatturato, e ognuno ci pensa come meglio gli riesce, e notoriamente la fedeltà ad una causa non è il modo migliore.

Il problema è che secondo lui questa operazione di fiutamento dell’aria e salita sul carro del prossimo vincitore è in qualche modo frenata dalla circostanza che lui è circondato (mi si perdoni l’allitterazione) di sporchi comunisti, fra i quali senz’altro si annovera la sottoscritta, i quali sono invitati immantinente a cambiare casacca e indossare camicie nere o cravatte azzurre, please, pena l’affondamento dell abarca con tutti i suoi topi a bordo.

E qui divergo. La mia opinione è che IO sono una dipendente – collaboratrice – tuttofare, chiamatemi come volete, ma comunque faccio parte, insieme ai miei compagni trotzkisti, dello staff tecnico, tenuto ad assicurare la qualità tecnica delleproduzioni. TU sei il capo, TU decidi che indirizzo dare alla baracca, poi dici a ME cosa devo fare, e io la faccio nel migliore dei modi possibili. Che poi il frutto del mio sudore vada a finire in mano a Forza Italia piuttosto che ad AN non sono cavoli miei, può dispiacermi ma tanto non porta la mia firma come persona, ma come impresa, collettiva, globale.

In forza di questo TU non puoi chiedermi di cambiare bandiera per il bene della società.

Tanto non l’avrebbe fatto nessuno, era solo una provocazione.

Chi ha ragione?

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