Noblesse oblige

La nobile siciliana è alta 1.50 mt. e pesa 32 chili, è minuta come una bambolina di bisquit, gli occhialoni firmati, i capelli biondi cotonati ad arte.
La nobile siciliana veste tailleur e maglie di cachemire firmate, incede con solenne garbo sui suoi tappeti persiani, parla allargando appena appena le vocali, che si senta che è dell'isola di Sciascia ma poco, e ha tre filippini al suo servizio, di cui uno solo in cucina, perchè tutte le sere ha dieci, quidici, venti persone a cena sul suo terrazzo vista mare.
La nobile siciliana è andata al nord per vedere nascere il suo primo e finora unico nipotino, cui ha portato in dono bauli di abitini e fasce di mussola ricamati a mano dalla trisnonna ai tempi dei Vicerè. Si commuoverà a vederlo a si asciugherà la lacrimuccia – solo una, per carità, non è fine piangere a dirotto – con un fazzolettino di battista con le iniziali ricamate in oro.
La nobile siciliana fa per entrare nel palazzo della consuocera e si spatascia come VilCoyote sul vetro del portone tirato a lucido con lombarda indifferente solerzia e precisione.
La nobile siciliana scivola giù aggrappata con le unghie come Gatto Silvestro e viene garbatamente portata in ospedale, dove le metteranno 7 punti.

Di filo d'argento.

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