Questa è la trascrizione fonetica più o meno fedele dell’urlo liberatorio lanciato dalla sottoscritta davanti ai cancelli della Regione, dopo aver consegnato gli ormai celeberrimi PSL. L’urlo suddetto ha creato scompiglio nelle guardie giurate che bivaccavano con facce da tonni del Mar Mediterraneo tra la guardiola e l’atrio. Mi ci è voluto un pò per convincerli che non mi sentivo male e non era colpa del caldo (o forse anche) ma solo della stanchezza.
In ufficio, brindisi a rosato del Vulture ghiacciato tra me e i compagni di sventura, più uno stralunato capo vittima dell’aria condizionata e quindi afono.
Raga, ce l’abbiamo fatta. Due dei più bei lavori che io abbia mai fatto in vita mia sono stati impacchettati e diverranno traccia esecutiva di lavoro per due società consortili per i prossimi tre anni. Per i prossimi tre anni almeno venti persone lavoreranno sulla base di cose che io (insieme al mio gruppo) ho scritto. Sono soddisfatta, ci credete?
Adesso vado a casa, mi devo fare una doccia di tre ore e una dormita di dodici.
Stay tuned, non sono ancora partita 🙂
