La fase della follia

Siamo ormai alla follia totale. Le alleanze politico – istituzionali si fanno e si disfano nel giro di due ore, quello che era acclarato ieri sera stamattina è già cambiato, di poco o di molto dipende dalle circostanze. Tutti cercano di accaparrarsi la propria fetta di potere e/o di finanziamenti comunitari, e per farlo non badano ad amicizie, alleanze, comunioni di intenti e dichiarazioni di guerra fatte solo poche ore prima.

Noi, i tecnici, che dobbiamo preparare i Piani di Sviluppo Locale, documenti fondamentali, complicatissimi, di oltre 150 pagine ognuno (e ne abbiamo pronti 4, per altrettante aree territoriale della regione) passiamo da un’area all’altra a rifinire e limare a seconda dello sciogliersi e del riformarsi delle alleanze. Ogni paio di ore il telefono squilla e l’Architetto, con gli occhi spiritati e la barba dritta, ci annuncia il colpo di scena del momento e il cambio di guardia conseguente.

Alla fine però abbiamo capito una cosa: la battaglia la vincerà chi avrà i PSL pronti. E noi li abbiamo, sacrosanti e battezzati, frutto di tre mesi di lavoro intensivo di 3 persone che ormai si capiscono al volo, per codici, quando parlano.

Proprio perchè noi abbiamo i lavori pressochè finiti, e tutti lo sanno, si moltiplicano i tentativi di spionaggio industriale, facendo spesso ricorso, vista la piccolezza dell’ambiente e della città nel suo complesso, ai rapporti personali. La qual cosa mi schifa anche abbastanza, e dall’altra mi appassiona. Senza contare che questo è un implicito (molto implicito, me ne rendo conto) complimento al nostro lavoro e alla nostra professionalità.

Siamo tutti molto stanchi, da tre giorni non esistono più orari nè pause per mangiare, a stento per andare in bagno; il caldo sta aumentando di nuovo, però siccome ingegnere e signora e sorella sono in ferie, abbiamo preso possesso della stanza climatizzata e lì bivaccheremo fino al 20.

Vi lascio, il dovere mi chiama