Verbale di riunione

Il giorno 7 del mese di Gennaio dell’anno 2004 alle ore 10:30 si apre la riunione periodica del personale della XY Spa. Sono presenti i signori: Grande Capo, Figlia del Grande Capo, Architetto, Buddista, Segretaria e Lavoratrice (a)tipica. Punto unico all’o.d.g.: cazziatone periodico che il Grande Capo deve fare, con grande spreco di voce e di coronarie, ai suoi aff.mi dipendenti se no non stanno abbastanza sulla corda. Apre la riunione per l’appunto il G.C., che inizia chiedendo con voce flautata a ciascuno dei presenti se sono stati elaborati un centinaio di documenti, il 98% dei quali assolutamente inutili. Alle risposte negative – corredate di debite ancorchè superflue spiegazioni – di tutti i presenti, il G.C. alza la voce di un’ottava e comincia una lunga filippica che si può riassumere come segue:
1. sono stufo di lavorare per mantenervi
2. siete dei mangiapane a tradimento che pensano solo ai fatti propri
3. se questo progetto non pensiamo noi a gestirlo non ci penserà nessuno, quindi è inutile dire “lo sta facendo l’altro partner”
4. siete solo capaci di inventarvi scuse per non lavorare
5. NON SONO STATO IO a dire di non fare questo, di non scrivere quello, di lasciar perdere quell’altro
6. sono stufo di lavorare per mantenervi

(così il cerchio si chiude)
Qualunque tentativo di interruzione per giustificarsi, controbattere, argomentare, negare, ha come unico effetto l’innalzamento di voce di ottave successive, fino a che anche il parrucchiere che lavora sullo stesso piano del nostro ufficio si affaccia per vedere che succede. Ormai il G.C. è paonazzo, l’ossigeno non arriva più al cervello e quindi partono le più efferate minacce, compresa quella di licenziamento in tronco senza liquidazione e quella di citazione per danni.
La riunione – diciamo così – prosegue in un imbarazzato silenzio, nella consapevolezza della inutilità di infierire su un arteriosclerotico, silenzio rotto solo dall’ansimare del G.C. che tenta di ridarsi un tono, e dalle controdeduzioni isteriche – con annesso tremito nella voce – della Figlia del Capo, l’unica nei confronti della quale tutte le accuse e le minacce sono giustificate, visto che è presente in ufficio il 40% delle ore dedotte in contratto, adducendo motivazioni le più fantasiose, tutte legate ad un incolpevole infante che starebbe benissimo anche senza senza la mamma, però è pagata per il 100%, e anche in quel 40% non fa un cazzo.
Non essendovi altro da discutere, la riunione si chiude alle ore 13:40.