Blues intenso, stasera.
Volevo uscire per non pensarci, ma alla fine manco quello avevo voglia di fare.
Anche perchè, a chi lo racconto? Nessuno capirebbe, nessuno può farci niente.
E’ colpa mia. Mia che non so raccontarmi e vendermi, che non so piegare le regole, seguire la mia strada. Io seguo sempre quella che mi viene indicata. Però così la stima di me si abbassa, e il circolo diventa vizioso. Con accenti di paranoia: e nessuno mi stima, e nessuno mi vuole bene, e nessuno mi difende, e bla bla bla.
Intanto il tempo passa, e io sono sempre qui, la solerte ragazzina di bottega, senza un posto, senza un ruolo, buona a scrivere in 10 minuti un testo complesso e ragionato (che poi qualcun altro limerà qua e là e leggerà al posto mio). Buona a tappare buchi, a fare quello che le viene chiesto di fare.
E’ colpa mia, lo so, non me lo dite: io che non ho una visione chiara, un obiettivo, e se ce l’avessi non sarei capace di sgomitare per procurarmelo. Che sono ingenua fino alla stupidità, purtroppo senza essere stupida davvero, e quindi magari con un po’ di ritardo ma ci arrivo. E mi accorgo di avere i piedi nel fango, mentre tutti sono già avanti, fuori, via, sopra, lontani.
Blues.
Ad aumentarlo, la constatazione che non so più come si mettono i video: mi compare una crocetta rossa che non significa niente di buono, o niente del tutto. Giancaaaaaaaaaaarlooo..!?! perchè?!?
Ok, se avessi potuto mettere un video, stasera, sarebbe stato QUESTO. Accontentatevi del link.
Perfetto per me. Stasera.