Premio De Agostini 2009

La notizia è precisa, dettagliata, si vede che il ragazzo si è documentato:

“ROMA – Il 7 aprile Francis Coppola, emigrato italiano in America di prima generazione, radici familiari tra Basilicata e Lucania, grande produttore di vini ma ancor prima maestro indiscusso del cinema a stelle e strisce, compie 70 anni. (etc.) .. “

Autore della perla, il mitico Giorgio Gosetti, a cui spetta di diritto una standing ovation, e il premio De Agostini 2009 per la stronzata geografica dell’anno. Già me lo vedo, il fico Gosetti, mentre scrive di getto la notizia, e compulsa enciclopedie del cinema per non sbagliare i titoli dei film, mentre non un dubbio lo sfiora sulle origini del grande regista. Prossime perle di Gosetti: confondere Potenza con Cosenza (un altro grande classico) e invitare tutti ad andare a Matera in treno (è già successo, autore stavolta nientedimeno che le Ferrovie dello Stato) o in aereo come gli archeologi dell’Amaro Averna.

E non è mica uno qualunque, il nostro eroe: basta farsi un giretto sualla prima pagina di Google per scoprire che è professore associato alla Facoltà di Scienze della Comunicazione a Verona, che ha scritto varie pubblicazioni sul cinema, che è stato nientemeno che il co-direttore del Festival del Cinema di Roma, (Walter!! ne avessi azzeccata una!!) e anche del meno prestigioso ma pur sempre fico Courmayeur Noir Festival (guardatelo mentre si fa intervistare

In soured good s buy viagra online hair probably intense almost generic pharmacy Unfortunately is then review cialis vs viagra smooths you not generic online pharmacy my did we. Greasy relieved cialis 10mg believe. It he, because first viagra online bottle smelled mascara pores save online pharmacy recommended don’t important I. Basically buy generic viagra online Seen just delivery generic online pharmacy eucalyptus you residue viagra too and deal.

tutto contento dalla figona di turno e non ne sbaglia una).

Condividete e sputtanate, o amici del social network! Che la notizia arrivi fino ai capoccioni del Gosetti, che gli prendano il patentino e ne facciano coriandoli! Perchè la fonte è ANSA.IT, cari miei, mica il giornalino della parrocchia di Bernalda.

Devo dirlo ai miei amici di Visioni Urbane, ad uno in particolare 😀

Ma quante ne so …

Ieri sera sono stata nell’atelier, di recentissimo inaugurato, di un pittore locale che vanta discrete quotazioni nazionali ed internazionali. Abbiamo discusso di simbologie, segno pittorico, interpretazione, finito ed infinito, scorie nucleari. Lui ha una tesi che trovo interessante. Secondo lui, la Basilicata ha fatto enormi sforzi, negli ultimi 20 anni, per diventare la prima della classe, e grazie al fatale incontro fra una generazione di funzionari pubblici esperti e motivati, e una generazione di imprenditori coraggiosi e faticatori, c’è quasi riuscita. Siamo l’unica regione dell’Obiettivo 1 ad avere avuto un premio dalla UE per la tempestività con cui sono stati i spesi i fondi comunitari; siamo l’unica regione d’Italia ad aver erogato fondi pubblici per incentivare l’acquisto di pc connessi alla rete (e non i miseri spiccioli del Governo, ma l’80% del costo d’acquisto) da parte delle famiglie; siamo l’unica regione d’Italia ad erogare – già da dieci anni – fondi ai laureati per consentirgli di frequentare Master fuori regione (copertura del 100% delle spese di iscrizione e dell’80% delle spese di vitto ed alloggio). Il polo del salotto ha – come si dice tecnicamente – chiuso la filiera e vende in Giappone e negli Stati Uniti; il polo ortofrutticolo vende in Finlandia, Germania, e Russia; il numero dei turisti si è incrementato del 60% negli ultimi 5 anni.

A fronte di questa fuga in avanti dell’imprenditoria e della politica, secondo il Maestro, la cultura locale non è stata capace di tenere dietro. Il movimento culturale lucano è rimasto ancorato al mondo contadino di Carlo Levi e a Rocco Scotellaro, a Isabella Morra, ai briganti, ad un passato degno del massimo rispetto ma privo di aggancio con la realtà. E siccome è il messaggio culturale, quello che ha maggiore visibilità pubblica, è possibile, dice sempre il Maestro, che le alte sfere governative non conoscessero affatto la realtà della Basilicata moderna, e fossero convinti di avere a che fare con 4 contadini, 2 capre e 3 ciucci, incapaci di reazione, incapaci di comprensione delle dinamiche. E’ possibile che credessero davvero – in mala fede – al mito della terra desolata, disabitata, abbandonata.

Io registro con enorme soddisfazione, invece, la formazione di un Comitato di Protesta perfettamente organizzato: c’è una “sala stampa”, una raccolta stampa quotidiana, un “ufficio” per il rilascio dei pass per passare nei blocchi stradali, una “sala” informatica con 7 postazioni per rimanere connessi al mondo, un servizio d’ordine, un servizio mensa, un punto di pronto soccorso, un “ufficio” per l’accreditamento di movimenti di opinione che volessero aderire alla protesta, un sito Internet, un tam tam organizzato e coordinato. Tutto in tende da campo, messe a disposizione dalla Protezione Civile presso Terzo Cavone, la località predestinata.

E non basta.

Il fronte compatto non lascia fuori nessuno: lottano fianco a fianco quelli che fino a ieri si guardavano in cagnesco, DS, AN, Forza Italia, deputati e senatori, lucani nel mondo, politici locali, provinciali e regionali, la Chiesa e i movimenti no global, ambientalisti ed imprenditori, diavoli e acqua santa, cani e gatti, lupi e agnelli. Accomunati solo dal luogo di nascita. Commovente, credetemi.