Anche per quest’anno l’abbiamo sfangata. Dribblati i ritardi aerei, la neve, l’ossessione regalizia, per un Natale e un Capodanno tutto sommato gradevoli, anche se faticosi. E a proposito di regali: mai Natale fu più dovizioso di questo, probabilmente per via del moltiplicarsi delle famiglie partecipanti e dell’imposizione annosa e quindi non eliminabile del dogma “tutti fanno regali a tutti”. Mia sorella è stata indecorosamente viziata dalla sottoscritta anche quest’anno. Ma non sperate che me ne vergogni.
Chi non l’ha sfangata è stato il mio sistema immunitario. Duramente provato dagli stress natalizi, già dal 10 dicembre mi ha avvertito, tramite curiose manifestazioni intestinali, che stava per cedere. Io ho ignorato i segnali e, complici le abbuffate natalizie e una freddissima note di Capodanno passata a ballare nella freddissima piazza della mia città, adesso ho la diarrea e anche un raffreddore kolossal con spettacolari manifestazioni esterne, per esempio una bellissima voce in puro stile Ciotti e starnuti che fanno correre le colleghe dalle altre stanze per venire a vedere cosa è successo.
E per rimanere sul Capodanno: a me, il centro storico pieno di gente che passeggiava come se fosse una domenica di primavera, dandomi la possibilità di incontrare ed augurare buon anno a gente che vedo tutti i giorni ma anche che non vedo mai, è piaciuto. Parcheggio tranquillo, tanta gente ma niente ressa, scale mobili aperte, nessuna sensazione di timore, in una parola la misura d’uomo. I vantaggi della provincia, suppongo. E Daniele Sepe e la sua band cosmopolita. Penso non si possa volere di più, per una notte di Capodanno.
Fatti tutti i conti, a fine Dicembre mi ritrovo con 1.200,00 euro in meno rispetto a fine Novembre. Ergo, se ricevessi la tredicesima, come una lavoratrice normale, sarei in pari, o quasi.
A proposito: si moltiplicano i segnali relativi ad una precisa volonta politica di stabilizzare i precari del Circo nel quale mi onoro di prestare la mia attività lavorativa. Pare che addirittura l’Ufficio Personale sia stato scorporato dalle competenze del Dirigente che lo deteneva (un collega prossimo alla pensione con uno spettacolare riporto dalla tempia destra a quella sinistra) ed affidato ad un Dirigente esterno, pare proveniente dalla Campania, specializzato in stabilizzazioni. Quali competenze comporti questa specializzazione non saprei dire, ma mi accontento della vox populi, e spero sia tutto vero e non la solita fuffa per tenerci buoni, visto che ormai costituiamo circa il 50% dell’organico del Circo di cui sopra.
Vorrei sbagliarmi, ma prevedo una spietata guerra fra poveri, nei prossimi mesi.
