Deriva moderata

Deriva moderata è un ossimoro?

Io associo “deriva” al concetto di qualcosa che fugge verso un punto lontano, estremo, appunto, e senza guida, come uan nave col timone rotto in balia del vento. Quindi una “deriva”, in politica, è per me un andarsene verso un estremo o l’altro dello schieramento, al limite fino ad uscirne e diventare extraparlamentari, brigatisti, o tifosi di calcio, magari.
Ne deduco che chi parla di “deriva moderata” è uno che sta agli estremi, MA percepisce sè stesso ed il proprio schieramento come un centro: il centro del proprio mondo, a partire del quale chi se ne allontana va alla deriva, anche se va verso la moderazione.

Corollario: esiste allora una moderazione estremista

Intolerance

Aggiornamento della classifica delle cose che odio come poche altre al mondo: al primo posto, quelli che nei parcheggi a pettine con le righe bianche disegnate a terra, parcheggiano a cavallo delle righe, anche di poco, in modo da occupare due posti.
Scavalcano di netto quelli che si fermano a parlare sul pianerottolo con le porte dell’ascensore aperte e quelli che in treno occupano il tuo posto e ti chiedono se non puoi  essere TU, a spostarti, perchè loro stanno tanto comodi lì.

Varie

I famosi tram rossi di LisbonaSi, sono un’idiota.
Si, non mi ero resa conto che fosse possibile caricare foto con tanta facilità.

No, non mi piace granchè infarcire il blog di foto fotine fotone pupazzetti disegnini cartoni animati ma vivaddio pure solo testo ogni tanto viene a noia.

Esordisco con una roba niente di speciale in verità, ma è la prima che avevo sottomano e poi il rosso mi porta fortuna: vero tram rosso lisbonense ritratto nella in vera piazza lisbonense, poco più di un anno fa. Forse tra tre o quattro anni avrò anche imparato a fare le cornicette alle foto, e forse Berlusconi quel giorno dirà una cosa, una qualunque, senza poi dire il giorno dopo che è stato frainteso da quei maligni dei giornalisti comunisti. E comunque la Finanziaria è stata apporvata in Senato, l’idea di un concorso con punteggi aggiuntivi per gli sfigati co.co.co. della P.A. è rimasto, è solo da capire che concorso (per titoli? per esami? prove fisiche? salto ad ostacol, sarebbe la sua), aperto a chi (solo i precari? solo i co.co.co.? anche gli esterni? anche i marziani? e i Puffi, no?) e quanti saranno ‘sti cavolo di punti agguntivi (uno per ogni anno di anzianità? uno per ogni marchetta? slinguazzamento? in proporzione alla taglia del reggiseno? – fosse così, starei a posto).

Quanto era bella, Lisbona a Settembre.

PersConf style

– Buongiorno, sono il legislatore. Lei è ….
– Buongiorno, io sono una precaria della Pubblica Amministrazione.
– Ahhh, brava! Abbiamo ottime notizie per lei!
– Ah sì? E quali?
– Abbiamo presentato un emendamento alla Finanziaria per agevolarla, sa?
– Ah davvero? E che dice?
– Che i precari delle amministrazioni centrali e periferiche verranno stabilizzati.
– Ma dai! Anche io?
– Certo! Lei è nella Pubblica Amministrazione da almeno 4 anni?
– No. Tre e mezzo. Saranno 4 e mezzo quando mi scadrà il contratto, fra un anno.
– Ah. Contratto a tempo determinato?
– No. Collaborazione coordinata e continuativa.
– Ahhh ehhmm uhhmm … andiamo male, sa?
– Non ne dubitavo. Sa come si dice dalle mia parti? Gira e gira, il citrulo va sempre in culo all’ortolano. E io mi sento molto ortolana, al momento.
– Eh vabbè, ma d’altra parte lei che cerca? Lei non ha nemmeno sostenuto una una selezione!! Lei è amica di un amico dell’autista dell’Assessore, scommetto!
– La smetta di strizzarmi l’occhio. Io ho sostenuto la selezione che dice lei, eravamo 500 e dopo due prove siamo stati ammessi a firmare questo meraviglioso contratto in 16. Allora, che c’è per noi?
– Ehhh ahhmmm uhhmm  …  ecco, in effetti ….. per i casi come il suo avremmo previsto un punteggio aggiuntivo in caso di partecipazione – si tenga forte – ad un NUOVO CONCORSO!!!  Fantastico, vero?
– Mi faccia capire. Io HO GIA’ FATTO UN CONCORSO.  Ho lavorato per 3 anni e mezzo come un dipendente, per la precisione talvolta con mansioni di quadro, talvolta perfino di capoufficio, perchè io sono laureata, sa, e con un Master, e avevo già 10 anni di esperienza lavorativa alle spalle, perchè ho 41 anni. Ho ricevuto utenti. Ho scritto documenti amministrativi con i quali si erogavano soldi. Ho partecipato alla stesura di documenti di programmazione pubblica. Ho partecipato a riunioni nei Ministeri. Lei adesso mi dice che per essere stabilizzata, io devo fare un ALTRO CONCORSO, insieme ad altri 3.000 neolaureati, se e quando la Pubblica Amministrazione deciderà di indirlo, con la sola consolazione di avere 3 punti in più nella graduatoria finale? Mentre i disabili – con tutto il rispetto – ne avranno 10, gli orfani del lavoro 15, i figli di Assessori ne avranno quanti la Commissione deciderà di assegnarne per metterlo nel culo a quegli sfigati di precari?

Che dirle, signor legislatore? GRAZIE!!!

Io l’ho sempre saputo

Fonte: Repubblica on line

LONDRA – Uno studio scientifico afferma che le donne-clessidra sono non soltanto più sexy ma anche dotate di maggiore cervello rispetto alle donne-grissino, con fisico filiforme, o alle donne-pera o mela, come vengono solitamente chiamate quelle con vita e fianchi altrettanto larghi. Lo rivela uno studio pubblicato dalla autorevole rivista scientifica britannica Evolution and Human Behaviour, ripreso ieri con ampio spazio dal Sunday Times di Londra.

Le puntate precedenti

Dopo una estenuante ricerca fra i cassetti chiusi della mia testa, sono giunta alle seguenti conclusioni:

1. ho aperto il mio primo blog il 24 Giugno del 2003. Purtroppo, essendo stato esso blog abbandonato nell’Ottobre di quello stesso anno, mi hanno cancellato credo in maniera irreversibile l’archivio. Si dà il caso però che io sia stata così previdente e FUBBA da copincollare TUTTI i post (si vede che non avevo una ceppa da fare) su un file word. A breve, topolini in ascolto, troverò il modo di farveli leggere;

2. i post da Novembre 2003 a Marzo 2004 sono tuttora reperibili su http://lavoratrice.splinder.com, blog nel quale ero una vera precaria, e NON di una Pubblica Amministrazione, ma di un bieco sfruttatore privato (non è vero, adoravo il mio Kapo e lui adorava me); UPDATE: ora però li ho tutti copincollati su cambianeve.net 😉

3. nel blog in oggetto sono stati cancellati due post, uno del 14 Febbraio 2004 e uno di Gennaio sempre del 2004, perchè potevano essere lesivi dell’altrui sensibilità. Oggi, sinceramente me ne fotto e quindi li reinserirò, non so come ma lo farò; UPDATE: reinseriti!

4. mi fa una sconfinata tristezza vedere anzi leggere quanto ero più acuta, frizzante, allegra, in una parola VIVA, solo 3 anni fa. La situazione era molto più confusa, e io stavo male perchè non capivo, e avevo crisi di panico e disturbi psicosomatici di tutti i generi, e lavoravo il doppio di oggi per la metà dello stipendio, ma non so perchè a leggermi adesso mi percepisco più felice. Forse perchè mi pareva di avere un futuro, e adesso invece non mi pare più.

Buona lettura, boys 🙂

Troppi forum

Capisci che è ora di cancellare il tuo nome da qualcuna delle 2.000 mailing list a cui sei iscritta quando a te, che vivi nel cuore del profondo Sud, ti arriva una mail con un invito a partecipare ad una Tavola Rotonda sul tema:

*Quiliano: area logistica naturale per il porto di Savona-Vado?*

organizzato dal pur pregiatissimo Circolo “Antonio Gramsci” di Quiliano presso la sicuramente confortevolissima Sala ex-anagrafe del Comune di Quiliano.
Scusate, la faccia mia sotto i piedi vostri, ma io veramente non lo so, dove è Quiliano. E anche se prendo il treno adesso non ce la faccio ad arrivare fin là. E per dirla tutta me ne importa pochino, che nel porto di Savona – Vado ci facciano o meno un’oasi naturalistica.

Comunque, se a qualcuno interessa.

Glom

From: “La Kapa Senza Collo”
To: “Circense”; “Stelvio”
Sent: Monday, October 22, 2007 2:37 PM (prego notare)
Subject: I: presentazioni Seminario cooperazione territoriale

Nell’intervallo del pranzo, che ne dite di approfondire il bando INTERREG IV
C per vedere se possiamo candidare qualche progetto?

Saluti
KSC

Ora.
Va bene la disponibilità, ma a che ora pranza, questa?
Per fortuna a quell’ora io e Stelvio eravamo già in fase digestiva nelle nostre rispettive case.

Infernalia ad Infernum

Tre schermi che trasmettono immagini diverse, visi abnormi e ravvicinati, e luoghi. Luoghi arcinoti a chi vive in questa strana bruttissima amata città, ma che virati così in questo rosso cupo e distorti e annebbiati ricordano con grande evidenza l’inferno.
E infatti di Inferno si parla, l’inferno dantesco.
Nel quale “non vi inganni l’ampiezza dell’entrare“, come nell’oscuro sottopassaggio del Serpentone, nel quale la luce si perde e si ha la netta sensazione di essere inghiottiti, appunto, dall’inferno.
Nel quale però c’è posto anche per l’amore, anzi L’AMORE, di Francesca per Paolo, di Salvatore Di Giacomo per una donna conosciuta a Maggio, di un professionista per il suo lavoro.
L’amore che è passione profonda, che spacca il cuore, cuore che un magico chirurgo con magiche mani (veramente ipnotico il gesto con il quale fa i nodi delle suture) cerca come può, con i nostri imperfetti mezzi umani, di riparare.

Su tutto, quei versi purissimi, lucidi come il marmo, taglienti come un bisturi, parte della nostra storia, della nostra vita, della nostra giovinezza, del nostro comune sentire. La voce – che lo dico a fare? – fa parte anche lei della nostra giovinezza di potentini e di radio private, e emoziona e commuove e smuove lo stomaco, prima ancora del cuore. Se non mi credete, arrivate al verso “Mentre il vento, come fa, si tace” o alla ripetizione, anche questa ipnotica, di “cignesi“, o di “poeta“, e poi ne parliamo.

“Infernalia ad Infernum” di Pino Quartana e Sandra Bianco, tutti i giorni fino al 30 Ottobre, presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza, Via Lazio.