Ispettoromachia – La saga / 2

Per scrivere un ricorso, dico una ovvietà, bisogna capire i rilievi che sono stati mossi. Ovvero, occorre entrare nella testa di chi ha scritto un verbale, passeggiare nel suo universo mentale, diventare quasi lui (o lei) e capire quali sono state le ragioni, la ratio di un provvedimento.

Mi preme premettere (mi si perdoni l’allitterazione) che gli ispettori non si sono limitati ad UN verbale. Gli ispettori in oggetto hanno preso le SINGOLE voci di spesa e ne hanno tagliato l’80%, motivando i tagli UNO PER UNO. Siamo quindi al cospetto di un verbale di tagli su 1.967 voci di spesa. Millenovecentosessantasette. Che necessitano dunque di 1.967 controdeduzioni, perchè chi dice che mi devo scassare le corna solo io a leggere i rilievi? se le scassasse anche il superiore gerarchico dei suddetti isepttori, a leggere le controdeduzioni. Una per una.

Ecco, entrare nel paesaggio mentale degli ispettori suddetti è stata un’esperienza a metà fra Kafka e l’assunzione di funghi allucinogeni. Un universo distorto e parallelo, fluorescente come nei sogni, nel quale lo sguardo si appunta solo sull’estremamente vicino, ad es. la legittimità di uno scontrino fiscale da 7,25 euro, ignorando tutto quello che c’è intorno.

Può accadere così che un progetto innovativo di sviluppo locale basato sulla creatività, nello specifico sulla creatività legata al mondo della musica, si veda tagliare il costo di una fattura SIAE, esattamente perchè “relativa ad un concerto di musica leggera”. Certo: era l’evento finale del progetto, a cui hanno partecipato tutti i beneficiari, animato dall’intero partenariato, previsto e descritto ovunque. Però l’ispettore legge “concerto di musica leggera” e pensa a Gianni Morandi, e diventa subito palese l’illegittimità della spesa. E si taglia.

Sono state tagliate spese di trasferta nella città di mare sede del progetto, perchè ritenute “non motivate”. Ora, con tutto l’amore e il rispetto per la città in oggetto, non si tratta precisamente di Sharm el-Sheik, o delle Maldive. Per quale motivo più consulenti dovrebbero muoversi da Milano, o dall’Emilia, fino alla città in questione, se non per partecipare a riunioni relative a QUEL progetto?

E potrei continuare. L’accanimento col quale sono stati tagliati i supplementi 1° classe di viaggi in treno (euro 13,40). I ragionamenti per i quali se non c’è un foglio firme di presenza, quella riunione non c’è mai stata, per definizione, senza porre mente alla circostanza che un foglio firme è proprio la cosa più facilmente falsificabile, mentre non lo sono (o lo sono con molta maggiore difficoltà) spese di viaggio, report, verbali autenticati, e-mail di convocazione, perfino testimonianze oculari.

Quanto tempo – e quanto soldi – sarà costato, alla Pubblica Amministrazione, verificare e motivare

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tagli a 1.500 voci di spesa circa su 1.967? Quanto ci avrà messo, il solerte ispettore, per verificare il costo di un biglietto di seconda, quello di un biglietto di prima sulla stessa tratta, e tagliare la differenza? Quanto ce ne metteremo noi, per controdedurre tutto questo? E siamo veramente sicuri che sia un danno per il cittadino, aver pagato una tassa obbligatoria sul diritto d’autore e pretenderne il rimborso, come previsto da un progetto approvato dall’Unione Europea?

E gli ispettori, se lo saranno letto il progetto, prima di iniziare il loro durissimo lavoro?

2 risposte a “Ispettoromachia – La saga / 2”

  1. Sorellina, ancora non hai visto niente.

    Questo è solo l’inizio, quando arriverai ad un punto di pareggio (tra quello che porti a spesa e quello che decidono di pagare), saprai cosa vuol dire “dolore”.

    No, non hanno letto il progetto, e nemmanco uno dei documenti che gli hai rendicontato. Quando sei più grande ti racconto come funziona.

    Kafka ?? Un dilettante.

    YOB – troppo vecchio per qeuste cose e felice di esserlo

  2. Riccardo, rendicontare è il mio mestiere.
    E da 5 anni sono io, quella che taglia (o approva).
    Quindi penso di sapere di cosa parlo, Fratello.
    E quando mi telefoni per dirmi che minchia stai combinando è sempre troppo tardi

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