Dopo un anno di permanenza nel più fico / esecrato social forum del mondo, posso stilare una breve classifica di in&out di Facebook.
Quelli che “io ci voglio essere, ma non voglio farmi riconoscere“. Ogni mezzuccio è buono: mettere il cognome prima del nome (categoria, questa, che sospetto fortemente essere infiltrata da altra categoria più terra terra, quella dei “ma perchè, come dovevo registrami?”), scrivere nome e cognome alla rovescia, iscriversi con nick e alias ridicoli, iscriversi con nome di parenti anziani e amici defunti. Sappiatelo: siete irrimediabilmente out. Uno, vi si riconosce lo stesso; due, se tutto il mondo si iscrive col suo nome e cognome, perchè non voi?
Voto: meno 2
Quelli “pensare, che fatica“: temendo di non avere pensieri propri interessanti (e forse è vero, chissà) stanno su FB per postare solo ed esclusivamente frasi altrui. Aforismi, baciperugina, scritte rubate a lapidi e manifesti pubblicitari: qualunque cosa, purchè non sia un pensiero partorito – seppur a fatica – dallo scontro di neuroni indigeni.
Voto: 0
Quelli “massì, proviamo anche questo“: Facebook fornisce a ripetizione quantità inimmaginabili di giochini scemi: la castagna, la salsiccia, il biscotto cinese e quello del malumore che predicono il futuro, personaggi veri ed inventati che rilasciano random una frase al giorno (da ricopiare
poi nei post, vedi sopra), possibilità di inviare abbracci, cuoricini, pupazzetti, orsetti, palle di neve, torsoli di mela, proiettili di obice, sassi con la fionda, maledizioni assortite; possibilità di farsi predire come vivrai, come morirai, quanti figli avrai e di che sesso (e magari di che colore, e chi è il padre). E potrei continuare. Lo dico qui, una volta per tutte: non mi mandate un cuoricino, perchè non ricambierò, non prendetelo come un affronto personale. La ritengo una attività che ha un senso solo fino al compimento del 13° anno di età.
Voto: n.c.
(continua…)

non mi iscrivo con il mio vero nome/cognome perché non voglio essere trovata da un bel po’ di gente: ex compagni di scuola, colleghi di lavoro, vecchi “amici” di cui non mi frega niente. Ho appositamente anche nascosto l’indirizzo mail per non essere trovata nelle ricerche. Non ci tengo ad avere “358 amici” di cui 340 non so/non ricordo manco chi siano.
Facebook è utile per chi, come me, vive in una città che non è la sua e ha parenti e amici da tutt’altra parte: in effetti serve per tenersi in contatto, e funziona. Ma sono io a scegliere chi è mio “amico”.
Sarò out, che vuoi che ti dica: l’idea che possano farsi vivi ex compagni di banco delle medie e che si trovino a sbirciare nella mia vita privata dopo 30 anni che non li sento nominare e che non li vedo in faccia, mi risulta ributtante..
Perché non lo posti su Facebook? 😉
Una cugina della moglie, di fronte alle mie lamentele per la marea di giochini scemi (terzo tipo, quindi) mi ha risposto “E’ che tu non hai amici giovani!”
Lea, ovviamente ci possono essere ottimi motivi – come i tuoi – per i quali non si mette nome e cognome, ed in verità, non è a te, che pensavo, quando ho scritto il post.
Io però mi chiedo: cosa ti obbliga ad “essere rintracciata”? il profilo si può nascondere, tutto o in parte, e le richieste di amicizia non si debbono per forza accettare, coem sai molto meglio di me. Io ne respingo a decine, nessuno si offende, e se si offende ciao 😉