Deriva moderata è un ossimoro?
Io associo “deriva” al concetto di qualcosa che fugge verso un punto lontano, estremo, appunto, e senza guida, come uan nave col timone rotto in balia del vento. Quindi una “deriva”, in politica, è per me un andarsene verso un estremo o l’altro dello schieramento, al limite fino ad uscirne e diventare extraparlamentari, brigatisti, o tifosi di calcio, magari.
Ne deduco che chi parla di “deriva moderata” è uno che sta agli estremi, MA percepisce sè stesso ed il proprio schieramento come un centro: il centro del proprio mondo, a partire del quale chi se ne allontana va alla deriva, anche se va verso la moderazione.
Corollario: esiste allora una moderazione estremista?

Sì,se non si taglia il cordone ombelicale….(metaforico…)