Fra 48 fetentissime ore ‘sto strazio finisce, grazie a Dio. Siamo qui, raggruppati sotto il bocchettone dell’aria condizionata, che peraltro ci ha rovinato la salute un pò a tutti, ad aspettare le inevitabili modifiche e/o tragedie dell’ultima ora. Nel frattempo disegniamo fiorellini sui fogli di carta da riciclare, e facciamo cose inutili ma perditempo come la correzione ortografica dei refusi, o qualche abbellimento grafico delle copertine.
Abbiamo saputo che il progetto che il Capo non ha voluto svendere è stato comunque consegnato (non il nostro, o almeno così spero, ma finchè non lo vedo ..) e quindi si è verificata una delle due ipotesi che avevo segnalato qualche blog fa, perlomeno salvando la nostra faccia.
Comincio a sentire la stanchezza che si accumula. Ho dormito malissimo stanotte, per via del caldo o forse della pizza con le melanzane, ma anche perchè ho sognato ripetutamente che non riuscivo a scrivere un testo nelle apposite caselle, il testo era enorme e le caselle troppo piccole, tipico incubo di chi sta finendo un lavoro e teme di non fare in tempo, e mi svegliavo di soprassalto, grondante sudore.
Oggi, solo frutta, giuro.
Stay tuned, a dopo
P.S. Io non vorrei infierire, ma una mezz’ora fa è stato pubblicato un intervento su un blog dell’ennesimo poeta incompreso, del quale sarei tentata di riportare il testo, per farne un’analisi strutturale … vabbuò, ho capito, non sono cazzi miei, ognuno pubblica che gli pare.
