Dieci punti in più alla città più bella del mondo, nella quale è scoppiata la felicissima moda del caffè shakerato. Per i pochissimi umani che ancora non avessero provato questa delizia, consiglio un viaggetto nella ex capitale borbonica, anche solo per questo. I migliori, a mio modestissimo parere, sono quelli dello Chalet Paradiso a Mergellina e di un caffè di Fuorigrotta, di cui non ricordo il nome, di fronte alla fermata metro Campi Flegrei.
Il caffè shakerato è un frullato/frappè di caffè freddo o granita di caffè (meglio), gelato al caffè e un goccio di panna. So di alcuni baristi viziosi che hanno testato versioni beta con il Bailey’s e/o con il Caffè Sport Borghetti, ma non le ho provate di persona. Semisolido, da mangiare più che da bere, spolverato di polvere di cacao e guarnito di ciuffetti di panna, un caffè shekerato classico se ne scende gelido nel vostro gargarozzo impolverato e accaldato, riportando umori vitali alla superficie e sollecitando succhi gastrici ormai ridotti a liquami.
Parecchi punti in meno, invece, al ristorante Cicciotto di Marechiaro, la cui recensione entusiastica avevo pubblicato qualche tempo fa sul Porto Ritrovato. Resta sempre un luogo dello spirito, per me, però l’ultima volta che ci sono andata, la qualità e soprattutto la quantità del cibo servito si erano decisamente abbassati, ed in compenso si era alzato a vette cosmiche il conto finale. Cicciotto, mi spiace, non mi vedrai più per un bel pezzo.
Punteggio sotto zero al sistema di home banking di un notissimo Istituto Bancario meridionale. Vi danno il codice utente (8 cifre) e la password (5 cifre). Dopo il secondo giorno di attesa, armati dell’entusiasmo del neofita, provate. “Utente non riconosciuto, codice utente o password errati”. Vabbuò, forse non l’hanno ancora attivato. Al 5° giorno vi sorge il leggerissimo sospetto che ci sia qualcosa che non va. Provate tutte le combinazioni possibili, sostituendo agli zeri le “o”, togliendo gli zeri, aggiungendone uno, digitando il tutto solo con la mano sinistra, hai visto mai. Niente.
Ma non tutto è perduto. In bei caratteri verdi sul sito del notissimo Istituto Bancario c’è l’indicazione di un numero verde, da chiamare “in caso di problemi con il codice utente o la password”. Chiamate, fiduciosi. Una voce metallica (perché, perché non umana?) vi chiede per primissima cosa … IL CODICE UTENTE!! Lo digitate, sperando nel miracolo, e – fatale come il diluvio universale – la voce metallica vi avverte che “l’utente non è riconosciuto”…
