Il male oscuro / 2

Mi ero stufata di aspettare che quell’altro blog engine – non faccio nomi – finisse la manutenzione straordinaria. Da oggi sono splinder, per l’altro poi si vedrà. Devo notare che questo è un pò più macchinoso, meno friendly.

Comunque.

Ho avuto un’altra brillante intuizione (si fa per dire). I miei malesseri si manifestano in tutta la loro virulenza quando c’è un cambio di velocità discendente. Ovvero, quando si passa dal far girare il cervello a mille, per risolvere i problemi, trasferendo la velocità alle mani sulla tastiera, o al motore della propria auto per schizzare da un punto all’altro della città per uffici (tutto è sempre urgente, per tutto è sempre troppo tardi, o così pare), alla velocità di crociera di un timido rilassamento casalingo. Quando si torna a casa, ci si mette in pigiama, ci si stravacca sul divano e si stendono i piedi sulla poltrona di fronte. E’ lì che l’andrenalina, tenuta in circolo tutta la santa giornata e pompata a forza nelle vene come benzina nella Ferrari, nel tornare a livelli normali fa cascare cuore, respiro, cervello, tutto l’insieme degli organi in un vortice di spossatezza della durata di qualche secondo.

La prova.

Domenica sono rimasta a casa, invece di partire come al solito. Visto che “la mia casa” rappresenta il luogo privilegiato dei miei quasi svenimenti, temevo fortemente questa domenica. E invece, è stata una domenica come tante, come quando ero piccola, come è sempre stato per anni e anni: colazione, cincischio, cazzeggio, bicicletta, cucinare, pranzo, pennichella, studio, cazzeggio bis, piante, armadi, telefilm Law & Order. In uno stato di benessere non celestiale, ma del tutto normale.

Qualche anno fa sono stata vittima di una violenza privata, ero ostaggio psicologico di una persona che mi ha tenuto in scacco per circa 18 mesi. E’ una storia molto lunga e complessa, che racconterò un’altra volta. Quello che mi preme qui annotare è che in quei lunghissimi 18 mesi sono stata a pezzi dal punto di vista psicologico, ma non ricordo di essere mai stata male come ora fisicamente. Possiamo supporre che in quei 18 mesi il livello di andrenalina non è calato MAI sotto un certo limite? O lo ha fatto per periodi troppo brevi (minuti, ore)? O dobbiamo solo dedurne che ero semplicemente più giovane?