Non ne voglio ridere. Mi rifiuto di ridere di questa storia, della quale di giorno in giorno si definiscono i contorni, sempre più precisi, sempre più squallidi, sempre più stranianti. Mi rifiuto di voltarla a barzelletta, anche se le battute fioccano, e alcune sono anche divertenti. Voglio restare indignata, come Giulia Bongiorno, voglio restare incazzata perchè non riconosco più il mondo nel quale vivo, e mi incazzo perchè non me ne ero accorta.
I genitori (e altri parenti, fratelli, ad es.) delle ragazze dell’harem: un altro capitolo dolorosissimo, per me inconcepibile. Le intercettazioni mostrano gente avida di “avere”, di vendita di figlie come mercanzia, perfino di incoraggiamenti, ove qualcuna delle ragazze, recuperando un briciolo di vergogna dimenticato chissà dove, si lamenta col padre (col padre!!!) che durante una di quelle cene gli hanno messo le mani n mezzo alle cosce, e lei lì davanti a tutti non era poi proprio d’accordo, insomma si è un po’ schifata. E il padre (il padre!!!!) che le dice che gli uomini fanno tutti così, che non c’è niente da vergognarsi, “ma poi quanto ti hanno dato?” Perchè se sono 5, si versa l’anticipo per la macchina, se sono 7, ci scappa la tv satellitare. E se poi il rapporto dovesse diventare in qualche modo continuativo, “Magari!” sospira un padre, “Ci sistemiamo tutti, io, tu e anche mamma” sogna un fratello.
Certo.
Se ce l’ha fatta Nicole, perchè dovrebbe essere negato un seggio di un qualunque tipo anche a Barbara o Jessica o Martina?
La nausea monta e non se ne va più. E stavolta non posso nemmeno prendermela con il lavaggio del cervello catodico, perchè qui parliamo di gente intorno ai 50 anni, che non dovrebbe – non dovrebbe – almeno per motivi anagrafici, essere stata così istupidita dal trash montante degli ultimi 20 anni. Allora si vede che era gente stupida di suo, e gli stupidi, come è noto, hanno morali elastiche, quando non inesistenti.
Perchè questi genitori sono così diversi dai miei? è solo un fatto di età? di contesto socio-geografico? e perchè, se il livello morale e della dignità è così basso, le ragazze la prima cosa che fanno quando escono da Palazzo Grazioli è chiamare la mamma? è questo, il dramma: la chiamano come se avessero appena passato un esame all’Università, o visto i quadri dei voti alla maturità. La chiamano perchè per loro E’ TUTTO NORMALE, non percepiscono alcuna distorsione, non c’è nulla di cui vergognarsi, non credono che quello che hanno appena fatto sia qualcosa che la mamma non dovrebbe mai e poi mai venire a sapere. Non c’è nulla di strano, a fare la puttana, a farsi mettere le mani in mezzo alle gambe da vecchi bavosi. Mamma anzi sarà fiera di me, e può darmi qualche consiglio per avere 7, la prossima volta, invece che 5.
Io sono inorridita, e schifata, e nauseata. E ho anche paura.
Perchè forse l’uomo passerà, ma, come giustamente annotava qualche mio commentatore, questa distorsione dell’idea di “giusto” e “sbagliato” non ce la scrolleremo di dosso per lunghi, lunghissimi anni. Ne approfitto per ringraziare fervidamente la Madonna e tutti i Santi per avere i genitori che ho, e per non avere figli.
Leggetevi l’appello di Giulia Bongiorno. A me è piaciuto, anche se non è servito a farmi passare la nausea.