Dio benedica le 4 ruote motrici (e la ridotta)

Torno a casa per pranzo e tutta giuliva parcheggio nella piazzetta. Ci sono 10 cm di neve pressata a terra, ma parcheggio senza problemi. Durante la pausa pranzo inizia a nevicare copiosamente. Dopo la pausa pranzo nella piazzetta ci sono almeno 5-6 cm. di neve fresca che prima non c'erano. Mi rimetto in macchina, metto la retromarcia e la macchina ondeggia. Beccheggia. E slitta. Non riesco a muovermi da dove sono, se non peggiorando la mia posizione. Non vado nè avanti nè indietro.

Nella piazzetta c'è un uomo che mi piace molto, che sta spalando la neve da sotto le ruote della macchina della sua … fidanzata? Scendo dall'auto per capire la situazione delle ruote e lui ridacchia: “Posso farti una foto? Non ci credo che manco tu riesci ad uscire”. Non ho voglia di mettermi ad interpretare la frase, ma mi pare di capire che sia un commento sfottitorio rivolto alle mie abilità di guidatrice. Risalgo in macchina, bestemmio ancora per 5 minuti slittando a più non posso, e poi un'illuminazione.

Mi rendo conto che non ho inserito le 4 ruote motrici, di cui la mia meravigliosa vetturetta dispone. Con un luccichio ferino negli occhi, spingo l'apposito tasto. Ingrano la retromarcia, e l'auto scivola garbatamente fuori dal parcheggio, senza scosse e senza slittamenti, giusto una scodatina. Ingrano la prima e c'è ancora un piccolo sbandamento. L'uomo che mi piace ha smesso di ridacchiare, ma è fermo lì, appoggiato alla pala, che vuole vedere come va a finire. La fidanzata, in macchina, è perplessa.  

“Ah, è così?” penso. E premo un tasto che da quando ho questa macchina non ho MAI premuto. Sopra c'è scritto 4WD-L ed è la mitica RIDOTTA. Ovvero la marcia delle marce, quella che potenzia le 4 ruote motrici e se non ti muovi con quella, meglio andare a piedi. L'inserimento della ridotta avviene con un fischio che mi suona come le trombe del giudizio.

Ingrano la prima e la mia macchina senza fare una piega avanza sul ghiaccio e sulla neve fresca come se fosse asfalto a Ferragosto. Passo davanti allo spalatore spruzzandogli un po' di neve sui pantaloni, e mentre me ne vado trionfante con in macchina il cd di Adele e nella testa la Cavalcata delle Walchirie sparate entrambe a tutto volume gli faccio pure ciao ciao con la manina. “Io non mi fermo mai!” gli dico dal finestrino abbassato. Con un bel sorriso.
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Dio benedica la ridotta 😀

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