In TV, un normale quiz televisivo.
Le concorrenti sono due: una ha 19 anni e fa l’ultimo anno di scuola superiore, l’altra è sui 35 e fa la direttrice di una azienda proprietaria di navi da crociera (più o meno, non sono stata attentissima). Parla esattamente come Cocò Chianel, la stilista milano-calabrese di Black Out (Radio Due), e scuote sicura del suo fascino la meravigliosa capigliatura.
Queste alcune delle domande e risposte date, nell’ordine in cui me le ricordo:
- dovendo indicare quale cibo è arrivato sulle noste tavole dal Nord Europa, la signora delle crociere scarta decisamente il baccalà, e fra patate tacchino e pomodori sceglie sorridendo, sicura del fatto suo, “la semplice patata”; quando il conduttore le comunica che ha sbagliato, e le parla del baccalà, dalla faccia sinceramente stupita e sorpresa che fa, si capisce non solo che per lei il baccalà non proviene dall’Europa del Nord, ma anche che probabilmente le giunge del tutto nuovo che si tratta di merluzzo essiccato;
- miss Liceo, grandi occhioni blu, scuote la testa senza rispondere, con un bel sorrisone, timido quando il conduttore visibilmente sconfortato le chiede se sa chi è Claretta Petacci. Ovviamente ignora totalmente anche chi siano Evita Peron e Anastasia Romanova, figuriamoci;
- buio totale di miss Liceo anche su Sherlock Holmes, Mandrake, Mr. Hyde e Arsenio Lupin;
- la signora delle crociere indica con sicurezza “la cronaca rosa” quale argomento abitualmente trattato nella terza pagina dei quotidiani fino agli anni ’50, scartando con grande sicurezza la cultura (“non mi pare proprio”), la politica e l’economia.
A fronte di tutto questo, ignorare che l’unica cantante il cui nome d’arte deriva da un verso dantesco è Patty Pravo (le altre erano Orietta Berti, Raffaella Carrà e Dolcenera) e quindi non avere mai, in vita loro, sentito il verso
“Guai a voi, anime prave! Non isperate riveder lo cielo (etc..)”
e dunque ignorare chi sia Caronte e forse anche Dante, è quasi un peccato veniale.
Per la cronaca, ha vinto Miss Liceo, che di fronte a questa ecatombe ha azzeccato per puro culo una unica risposta su cosa verrà proibito di produrre in Cina dal 2008 per limitare l’inquinamento (risposta: le buste di plastica).
per questo desolante spaccato viene in mente che poi, come si dice a napoli, è facile fare “o gallo ‘ncoppa a’monnezz”