La mia compagna di stanza buddista un mese fa si è assentata per una settimana. Una sera mi ha telefonato e con la voce che le traboccava di autentica gioia buddista mi ha annunciato di essere incinta. Se avete la pazienza di recuperare un mio post di fine giugno scorso, saprete perchè questa notizia mi riempie di gioia sincera. Per evitare rischi, avendo imparato la lezione, da allora manda un certificato medico alla settimana e resta a casa. Imperscrutabili decisioni direttoriali hanno deciso che non posso rimanare da sola nella stanza, e quindi il nuovo acquisto di amministrazione è stato trasferito affianco a me. “Finalmente ti ho messo un bell’uomo vicino” mi ha detto il capo ridacchiando.
Ora, a parte che il giovine ha dieci anni meno di me e quindi più che sentimenti materni non posso avere, nei suoi confronti, se non voglio passare per Girolimoni, è mio compagno di stanza da manco una settimana e gli già ho scoperto almeno tre o quattro “amiche” (nelle varianti “care amiche”, “amiche e basta”, “più che amiche”) oltre alla fidanzata ufficiale. Hai capito, il giovane manager rampante di provincia …