Notizie dal Pantano

Comincia a far caldo, e la pista ciclabile e per runners si affolla ogni domenica di più. Il Gran Fico in bici da corsa circa un anno fa si è tagliato i capelli che portava legati in una vezzosa fichissima coda, e ora si capisce meglio perchè: i capelli, inesorabilmente, si stanno diradando. Ora li porta a spazzola, ma che siano pochi si capisce. Ha anche messo su uno o due chiletti, ma resta pur sempre un Gran Fico con un fisico spettacolare. Un metro e novanta, muscoloso, slanciato, gambe chilometriche, vita stretta, spalle molto larghe. Le frequentatrici della pista ciclabile fanno il tifo per l’alta temperatura, arrivata la quale in genere il Gran Fico compare in sella alla sua bici con aderenti calzoncini da ciclista neri e il torso nudo.

Ci sono anche tutti gli habituè, il Barba Immensa, il Barba Media e il Barba Corta, tre signori di età indefinibile ma non giovani, ognuno con la sua bici ben attrezzata. Non sono competitivi come il Gran Fico, che tira come Contador, ma si fanno lunghe passeggiate e mi piacciono, mi danno l’idea della rilassatezza e del “voi fate un po’ come cazzo vi pare, io vado in bici”.

La pista gira intorno ad un lago artificiale, che è area protetta del WWF. E quindi inaccessibile. Avrei da dire, anzi ho già detto, sul contrasto fra area protetta – e quindi, salvata perchè si possano riprodurre folaghe e rane e germani reali e trote – e l’idea che sia inaccessibile. Ma tant’è. Però, scusate, voi che gestite la cosiddetta area protetta, un giro lungo i bordi ce lo fate, ogni tanto? Al di là della rete c’è di tutto. Bottiglie, carte di patatine, preservativi usati, lattine, cartacce di ogni genere. Ok, la gente è incivile, siamo d’accordo, che siano maledetti. Però a ‘sto punto cosa è inaccessibile a fare, l’area verde, se poi è comunque sporca (almeno lungo i bordi)? E voi, o volontari del WWF, che ci state a fare se non (anche) a raccogliere di tanto in tanto qualche cartaccia, almeno le più visibili?

E infine, io. La primavera è stata un disastro, forse ho sbagliato qualcosa nella preparazione invernale, forse avrei bisogno di integratori (ma non oso prescrivermeli da sola), di una dieta diversa, sta di fatto che non reggo più i ritmi dell’inverno. Sto anche pensando sia una questione di abbigliamento: il reggicose con le putrelle non è adatto, non lascia traspirare la pelle, si bagna e pesa. Devo comprare un body da corsa di altro materiale. Un po’ ci ho sofferto, poi mi sono rassegnata, non voglio diventi un’ossessione. Oggi, per esempio, ho corso 5 miserrrimi chilometri prima di arrendermi al sudore e al cedimento muscolare. Manco 25 minuti. Vabbè, ci penserò domani, come Rossella ‘O Hara.