Tutta la mia purtroppo innocua esecrazione vada alle donne del governo Berlusconi.
A queste becere puttane che per la telecamera che le inquadra in tailleur e Manolo Blahnick e immancabile cartelletta sotto il braccio quando escono da Palazzo Chigi venderebbero la madre, e per intanto si sono vendute ben altro. Alle igieniste dentali di 25 anni che siedono nei banchi del consiglio regionale lombardo insieme a decerebrati ignoranti come il Trota. Alle sottosegretarie al Ministero degli Interni, che da sole si alzano in un mese uno stipendio che è 2 volte quello che io prendo in un anno. E tutto per aver speso un pezzo della loro vita in ginocchio, e non per pregare, come diceva Marylin Monroe. Al Ministro della Pubblica Istruzione, che dice sotto l’egìda e palesemente diffida dell’istruzione come i gatti dell’acqua ed in altri tempi sarebbe stata cacciata da tutte le scuole del Regno e avrebbe finito i suoi giorni facendo la segretaria in una fabbrica di tubi di piombo del varesotto.
Il Ministro per le Pari Opportunità!
Io non ci posso pensare.
Con quella faccia da lepre inquadrata dai fari del TIR – come dice Luciana Littizzetto – che si affanna a dare miseranda credibilità alle campagne antistalking, e intanto non dice mezza parola – anzi purtroppo la dice, ed è una parola in difesa del vecchio maiale – su queste ragazze scelte e portate con la macchina al compratore come fossero pizze, cresciute in un mondo di Amici e Uomini e Donne, educate all’idea che una borsa di Gucci val bene una trombata, e che questo è un lavoro come un altro, anzi meglio, perchè porta notorità, visibilità, successo, le serate in discoteca, le feste VIPs. Un ragionamento identico a quello dei ragazzini reclutati dalla camorra – pensateci, cercando di non farvi venire i brividi – viene intercettato fra i tanti di questi giorni: perchè mi dovrei spaccare la schiena a fare l’impiegata per 1.000 euro al mese, quando ne posso guadagnare 2.000 in una sola serata?
Ripeto parole già dette, ma è questo il guasto mostruoso provocato da 17 anni di berlusconismo e da lavaggi del cervello catodici continui, esasperanti, sempre più volgari e laidi.
Sono stata nella saletta d’attesa di una estestista e per pura noia ho sfogliato una rivista che era sul tavolino, un fiore all’occhiello dell’editoria periodica tipo Chi o Diva&Donna. Mi sono spaventata. Non conoscevo neppure UNA delle persone ivi menzionate, delle quali si raccontavano gli amori persi, ritrovati, i figli, le carriere, le storie. Ma dove vivo? Ma dove vivono tutti gli altri? Chi ci renderà conto di questo straniamento, di questo sentirci stranieri a casa nostra?
Quello che mi dà fastidio non è che ‘ste tizie si vendano per soldi (cosa che è sempre successa, e in fondo è giusto così: ognuno vende quello che ha), ma che poi pretendano di passare per sante (vedasi la zuccherosa intervista rilasciata ieri sera da Ruby al terrificante Signorini)
Non posso fare a meno di lasciare il mio commento di assoluta aderenza alle tue idee.
Forse il paese nel quale viviamo noi non sarà quello reale, sarà solo la proiezione di ciò che crediamo e dell’idea balzana della giustizia che abbiamo, ma io non mi rassegnerò MAI a vivere nell’altro paese.
Quello che sono riusciti a sprofondare nella melma di un’assenza totale di legalità.
E purtroppo di aspettative.
E quanti anni ci vorranno per riparare il guasto di 17 anni di berlusconismo? è un dramma nel dramma. ho paura ad affacciarmi su questa voragine ….