Precario pride

La guerra fra poveri di cui parlava ad inizio anno si materializza in una mail che non era indirizzata a me, ma è finita per sbaglio nella mia posta per una serie di “inoltra” selvaggi. Da essa mail apprendo che esiste da fine gennaio un coordinamento dei precari dell’Ente Pubblico nel quale lavoro, del quale nè io nè i miei 15 compagni di sventura sappiamo niente.
Pare che noi siamo in realtà considerati già con un piede dentro, non si capisce bene in base a quale considerazione, e quindi non possiamo a buon diritto annoverarci fra i precari-precari.

Oddio, magari condivido, visto che noi abbiamo sostenuto uno straccio di selezione e invece il 90% del comitato di coordinamento precari di cui sopra è stato pescato nel mazzo perchè amico del cugino del parente del compagno.
Però proprio l’amicizia con il cugino del parente del compagni mi squieta, perchè se c’è da sgomitare state pur certi che della nostra bella selezione che ci ha ridotti da 500 a 16 non fregherà una beneamata ceppa a nessuno, mentre invece molto più importante sarà l’amico del cugino del parente del compagno.

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