Caffèèèèèè

Torno in ufficio dopo la pausa pranzo con una irrefrenabile voglia di caffè. Mi procuro la cialdina dal cassetto della segretaria, annotando diligentemente il mio debito sul post it elettronico del suo pc, e constatando che ho messo insieme un debito da paese del Terzo Mondo che mi ci vorrà un mutuo per estinguerlo (mi batte il capo: 45 caffè presi e non pagati). Mi fiondo nel retrobottega – archivio – ripostiglio – mensa, uno squallido stambugio senza finestre dove troneggia una meravigliosa macchina elettrica per il caffè espresso, già pregustando il sapore ….
La macchinetta è spenta.
So chi è stato. Uno dei miei colleghi, per sfortuna nostra dotato di un minimo di autorità – ma proprio un minimo – si è fissato che la macchinetta del caffè “riscalda”, ovvero che la temperatura della stessa può salire indefinitamente, con due possibili effetti deleteri: 1. esplodere  2. aumentare in modo abnorme la temperatura interna dell’ufficio. Sospetto che lui paventi un terzo motivo, ovvero un eccesso di consumo di elettricità, ma non ne ho le prove.
Il fatto che costui sia un ingegnere costituisce un’aggravante che gli costerà il massimo della pena, se esiste una giustizia divina.
Con la mia povera laurea in giurisprudenza, del tutto inadatta ad occuparmi di circuiti elettrici, ho tentato di fare arrivare alle sue orecchie, non direttamente per carità, queste semplici nozioni:
1. la macchinetta è sicuramente dotata di un termostato che le fa raggiungere solo la temperatura ottimale a fare il caffè, non oltre: prova ne sia che sul davanti questo attrezzo del diavolo ha 4 spie, una delle quali segnala appunto la temperatura, che si SPEGNE, andando in stand by, quando ha raggiunto quella temperatura; 
2. il nostro ufficio, come tutti gli uffici, è disseminato in ogni angolo di  attrezzature che funzionano a corrente, e che riscaldano l’aria 2.000 volte di più di una misera macchinetta del caffè, per giunta dislocata in uno stanzino la cui porta, per motivi di decoro, è sempre chiusa (cito per tutte la mastodontica fotocopiatrice – scanner – stampante, che pare potenzialmente idonea a fare qualunque cosa, tranne appunto il caffè);
3. accendere e far arrivare a temperatura la macchinetta del caffè più volte al giorno consuma 4 volte tanto – a essere ottimisti – che lasciarla accesa tutto il giorno;
4. se inavvertitamente non si aspetta il tempo necessario a farla riscaldare, e si fa lo stesso un caffè, VIENE UNA CHIAVICA DI CAFFE’!!!
Indovinate chi ha vissuto live il punto 4., oggi?

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